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Chi è e cosa fa l’ASO, l’assistente alla poltrona

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Chi è e cosa fa l’ASO, l’assistente alla poltrona

La figura dell’assistente alla poltrona (ASO) rappresenta una delle più importanti all’interno dello studio dentistico. 

Se fino a non molto tempo fa appariva come una professione all’ombra dell’odontoiatra, oggi non è più così: è considerata per il valore che effettivamente ha.

Parliamo di un professionista che opera come dipendente all’interno delle strutture sanitarie che offrono prestazioni odontostomatologiche o presso i centri odontoiatrici, in relazione a specifici protocolli operativi.

Oltre a essere necessario un percorso formativo ad hoc, con costanti aggiornamenti, la persona deve avere particolari doti umane e relazionali: le cosiddette soft skills

Questo perché si trova a contatto diretto con il paziente, con il compito di rassicurarlo e farlo sentire a proprio agio.

Cosa vuol dire ASO?

Il termine ASO è l’acronimo di Assistente Studio Odontoiatrico, anche se è più conosciuto come Assistente alla Poltrona. 

Si tratta di una figura professionale di supporto non solo per il singolo dentista ma per tutto lo studio durante la fase operativa, istituita ufficialmente con il DPCM del 9 febbraio 2018.

L’ASO si relaziona con ogni persona che opera nello studio dentistico: medici, collaboratori e naturalmente pazienti. 

Inoltre, ha accesso ai locali e alle strumentazioni: per quanto riguarda quest’ultime non può mai impiegarle in maniera invasiva sul paziente, nemmeno in presenza del medico odontoiatra.

ASO: compiti e percorso formativo

L’assistente alla poltrona è a tutti gli effetti una figura paramedica e in quanto tale ha l’obbligo di conseguire un percorso di studi preciso.

Il punto di partenza è il possesso di un diploma di scuola secondaria o di una laurea triennale. Per esercitare la professione è inoltre indispensabile aver conseguito un corso ASO della durata di 700 ore e aver ottenuto l’attestato che ne dimostra la qualifica.

Quali sono le mansioni dell’assistente alla poltrona? Vediamole nel dettaglio:

  • Compiti organizzativi e amministrativi. I più comuni sono tenere l’agenda degli appuntamenti, archiviare le cartelle, coordinare i rapporti tra i diversi professionisti: odontoiatra, odontotecnico, igienista.
  • Gestione del magazzino per quanto riguarda scorte, ordini e smaltimento dei rifiuti.
  • Gestione dei pazienti, a cominciare dalla prima accoglienza. È con l’assistente alla poltrona che il paziente si relaziona fin dalla prima volta. Tra i suoi compiti ci sono dare il benvenuto alla persona, farla sentire a proprio agio, farla accomodare in sala d’attesa, ecc. ecc.
  • Predisposizione della postazione di lavoro e riordino della stessa. L’ASO mette il medico nelle condizioni ottimali per intervenire, organizzando i materiali monouso e sterilizzando le strumentazioni. Il suo ruolo è perciò cruciale anche a livello igienico-sanitario.
  • Assistenza al dentista durante la fase operativa. L’ASO fa da supporto al medico, passandogli quanto gli occorre, e in contemporanea al paziente, provvedendo all’aspirazione della saliva e dei detriti nonché monitorandone la condizione, quando necessario rassicurandolo.

Gli strumenti che un assistente alla poltrona può trovarsi a utilizzare sono pinze, siringhe, aspiratori, lampade polimerizzatrici, turbini, manipoli, ecc. ecc.

Attenzione: non è compito suo adoperarli direttamente sul paziente, questo spetta al dentista, quanto piuttosto conoscerli, maneggiarli nel modo corretto e sanificarli. 

Il tutto in linea con le procedure di sicurezza e le norme igienico sanitarie, anche per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti.